Tutta la verità sulla lite Signorini-Gregoraci, finita in causa
Su "Chi" è stato raccontato il falso e il lettore è stato raggirato!
Continua la saga, per non dire la sagra, di stronzate su questi trent’anni per celebrare “Chi”, il magazine a cui ho donato i miei organi, (sottopagato, sia chiaro), per lavorare come un mulo senza nemmeno una gratificazione. Al primo che pensa o dice: “Non si sputa nel piatto dove hai mangiato” … rispondo “Vai a cagare!” … perché ho mangiato pochissimo e lavorato tantissimo. Chi mangiava tantissimo invece, era un’altra persona e aggiungo solo lui: ancora ho sul cellulare le lamentele di Massimo Borgnis, figura palesemente invisibile, (tant’è che i personaggi faticavano e faticano ancora a raccontare aneddoti su di lui) che un grande manager definì “ruba galline” (tutto certificato, carta alla mano) e lui ci rimase male… Ma quel manager aveva capito tutto.
Detto ciò, arriviamo al punto: ieri ho fatto un sondaggio in cui chiedevo quale argomento vi interessasse per la maggiore, ponendo quattro temi: il caso e la bolla musicale che sta per scoppiare, il vero motivo della lite Signorini - Gregoraci, Garlasco news, o “l’infamità” di Pio&Amedeo (lo so, non è italiano, ma rende l’idea). Ero convinto che su 117.000 voti in 9 ore scarse, tutti avrebbero cliccato “la musica e l’odio tra cantanti ed etichette”, ma invece mi sbagliavo. Evidentemente chi mi segue ha voglia di verità e svago. Chi ha vinto? “Chi” con le sue bufale e l’ultima in questione è apparsa mercoledì, appunto su “Chi”. Elisabetta Gregoraci svela il rapporto di amore e odio con “Chi” e aggiunge: “Non è sempre stato roseo il contatto con Signorini, lui mi ha deluso perché ha svelato la mia gravidanza” e una serie di cazzate annesse. Poi la chiusura: “Ma quando ci si vuole bene, il bene supera tutto”. Eh, no.
Facciamo chiarezza prima di entrare nella chiesa, nel ruolo di CHIerichetti e ristabiliamo la verità, partendo dal presupposto che la notizia della gravidanza tra lei e Briatore, uno scoop venduto in tutto il mondo, era MIO. Non di quel fenomeno che si è ancora una volta venduto un mio lavoro. Non rimanete scioccati, lavorando a CHI non si parla di Dulbecco o Oppenheimer… però la vera storia del litigio, no, non è questa Elisabetta e il lettore non va preso per il culo. Anche perché tu e quell’altro dimenticate una cosa: io ho l’archivio delle puttanate fatte negli anni, quindi ve la cantate e suonate da soli, ma adesso c’è chi riporta sulla terra chi raggira il lettore: io, me medesimo, con i mie errori commessi. Almeno io lo ammetto. E allora mettetevi comodi e buona lettura.