Sanremo 2025: le pagelle della prima serata
Dal miracolo dell'anticipo in scaletta alle lentine da horror di Fedez, cronaca sarcastica di una notte dove persino la carta stagnola diventa haute couture
Ah sì, siamo tutti dei gran raffinati che "no, figurati, io Sanremo proprio non lo guardo" - però guarda caso, come stasera, ci ritroviamo tutti magneticamente incollati al divano per la prima serata, eh? Inutile fare i sophisticated e saltare questa newsletter fingendo disinteresse... Vi vediamo, vi vediamo benissimo mentre sbirciate di nascosto. Non prendiamoci in giro: metà Italia è lì davanti alla TV e l'altra metà... beh, dice di non esserci ma chissà perché ha X aperto proprio sulla pagina giusta.
Ma certo, diciamolo: Sanremo è come quel parente che critichi a morte ma guai a chi te lo tocca! E il bello è proprio questo: più lo massacriamo, più ci divertiamo. È il nostro guilty pleasure nazionale - e chi siamo noi per sottrarci a questa nobile arte dello stroncamento a raffica? Perché ammettiamolo: non c'è gusto a guardare Sanremo se non puoi lamentarti di TUTTO. È praticamente un dovere civico unirsi al coro dei criticoni, ed è come se avessimo tutti una laurea honoris causa in "Lamentatio Sanremensis". E quindi eccoci qui, pronti a fare quello che ci riesce meglio: criticare con passione, stile e un pizzico di veleno. Dopotutto, non sarebbe Sanremo senza il plotone di esecuzione dei social, no?
Quindi iniziamo proprio da lui, il direttore artistico il padrone di casa, Carlo Conti, che si è ritrovato a gestire un'eredità più pesante della coscienza di Macbeth. Dopo i Sanremo di Amadeus - praticamente l'equivalente televisivo dell’Impero Romano al suo massimo splendore - tocca a lui salire su quel palco maledetto e deve pure far finta di essere rilassato. Ma rendiamo onore al merito: il nostro Carlo non solo sta reggendo il confronto con il predecessore e le sue giacche da lampadario ambulante, ma ci sta pure regalando il miracolo dei miracoli: essere IN ANTICIPO a Sanremo. Insomma, mentre Amadeus ci aveva abituato a orari più elastici di un contorsionista al circo, Conti sta conducendo con la precisione di un cronometro atomico.
VOTO: 8, come i minuti di anticipo della scaletta
Ma ora entriamo nel vivo del massacro - pardon, della "critica costruttiva" perché parliamo di questi cantanti, alcuni presunti, che farebbero un favore all'umanità se decidessero di dedicarsi a hobby meno rumorosi - magari il mimo? La scultura del silenzio?