Perché Lele Mora è rimasto così solo? Dove sono finiti tutti quelli che ha sfamato?
Il servizio de "Le Iene" sull’agente, svela quanto questo mondo sia spietato. Nomi, cognomi e “lelate”
Lo ammetto. Vedere Lele Mora vendere pellicce al mercato di Torino sotto la pioggia, mi ha fatto piangere: aveva lo sguardo perso, ha perso lo smalto, le sue battute storiche, la velocità di pensiero. E quel telefono che squillava senza che nessuno rispondesse, raccontava esattamente che cosa è il mondo dello spettacolo. Andiamo con ordine.
Io sono stato nel penitenziario di Opera a trovare Lele mentre scontava la sua detenzione, ma quell’incontro lo tengo per me. E quando Lele è uscito ho provato a dargli una mano (in tutti i sensi e non aggiungo altro. Nel limite delle mie possibilità, finché ho potuto). Io almeno, ci ho provato.