Milano, discoteca, Hollywood: che cosa è successo la sera del video, in cui Basciano è protagonista?
Denunce in corso, i Carabinieri hanno acquisito le telecamere e una persona è stata aggredita
È una storia complessa quella che sto per raccontare, e lo farò con particolare attenzione, perché ci sono diverse indagini in corso, varie denunce presentate e numerose persone coinvolte. Si parla infatti di almeno 49 episodi, un numero che potrebbe crescere dopo i fatti di poche sere fa, tutti al vaglio della Procura. Per questo motivo, mi limiterò a riferire solo quanto accaduto recentemente alla discoteca Hollywood, senza entrare nei dettagli ancora sotto indagine.
Mike, un ragazzo alto con gli occhiali (particolare da non sottovalutare), arriva in auto alla discoteca. Non fa in tempo a parcheggiare e a scendere che la situazione precipita: Alessandro Basciano lo colpisce con uno schiaffo, facendogli cadere gli occhiali. Volano insulti pesanti, Mike cerca di allontanare Basciano, seguono spintoni tra i due. Il resto della scena lo conoscete già perché è documentato nel video che ho pubblicato ieri sera. I fatti sono questi, senza bisogno di interpretazioni o alterazioni che potrebbero solo distorcere la verità e aggiungere qualsiasi parola o provare a mistificare la realtà dei fatti accaduti è solo un errore. Un errore grave.
E voi, che vivete di stories social e di fandom, siete i primi che dovete tacere e sapete perché? Ora ve lo spiego.
Primo, perché non fate questo lavoro, quindi non siete in contatto le fonti o i diretti interessati, per sentire la loro versione. Secondo, e aprite bene le orecchie, perché le immagini sono state sequestrate dai Carabinieri e il binocolo della Procura è accesissimo su Basciano. Quindi, qualsiasi ricostruzione che si discosti da quanto mostrato dalle telecamere di sorveglianza e confermato dai testimoni è pura fantasia. E Mike, insieme ad altri, sta procedendo con una nuova denuncia contro Basciano, che va ad aggiungersi alle precedenti.
In questo momento mi risulta davvero difficile dosare le parole, perché so per certo quanto è grave la situazione, quante persone si trovano in stato di sofferenza, quante famiglie, (sì, famiglie) hanno subito minacce telefoniche anche da numeri di telefono americani o di altre nazionalità. E dall’altra parte chi c’era a scrivere o a parlare? Provate a indovinare ma non è difficile intuirlo.
Ma perché questa indagine richiede tempo? Il telefono cellulare di Sophie Codegoni è stato preso dalla Procura ed è stato setacciato in lungo e in largo per quarantotto ore: due giorni di seguito lavorando su tutto, su ogni singolo evento o parola. Quindi non c’è dubbio e non c’è ricostruzione che possa essere travisata attraverso chi gioca sui social.
Il compito di chi fa il mio lavoro è raccontare e sviscerare i fatti, che sia gossip o che sia cronaca. Come in questo caso: un caso in cui non c’è mobilitazione per tutelare la donna che ha scelto di tacere e far procedere i legali e chi sta indagando. Ma il suo silenzio viene sistematicamente scambiato per omertà.
E questa ragazza porta addosso i segni evidenti di questa situazione: ha perso dieci chili e vive nel costante timore. La sua quotidianità è scandita da chiamate con gli avvocati, e tiene sempre a portata di mano un pulsante d'emergenza per allertare immediatamente i carabinieri in caso di pericolo (ripeto, non posso andare oltre). E ripetiamo, questo silenzio è stato completamente frainteso, tanto che Sophie è stata etichettata come 'la cattiva', 'la vergogna', ed è stata attaccata da altre donne, quella categoria di donne che odiano le donne.
Tutto questo ovviamente da parte di chi non ha mai visto un solo documento dell'indagine, ignorando che le investigazioni sono ancora in corso. Badate bene, non è una gioco social: eppure, molti preferiscono attaccare piuttosto che mantenere il silenzio e attendere gli sviluppi.
Ricordiamo che, notizia datata 21 gennaio, Alessandro Basciano si era presentato in Tribunale a Milano per discutere l'appello della Procura contro la decisione della giudice di revocare il suo arresto. Ricordiamo che Basciano era stato accusato di stalking verso la sua ex compagna Sophie Codegoni, ed era stato rilasciato il 23 novembre dopo appena due giorni nel carcere di San Vittore. Ma i pubblici ministeri hanno nuovamente richiesto una misura restrittiva per Basciano, questa volta gli arresti domiciliari. La richiesta è arrivata dopo che Sophie aveva parlato con gli inquirenti il 28 novembre, confermando tutte le accuse, ribadendo di vivere nella paura, descrivendo un anno e mezzo di gravi insulti, minacce di morte e comportamenti persecutori da parte dell'ex compagno. Aveva anche precisato di non aver mai ritirato le denunce contro di lui.
P.S: io ho le spalle larghe e sono pronto ad accettare offese e minacce e sarò tra i nuovi che denunceranno il soggetto in questione (già stamane mi sono tutelato). Ma pensare che questa vicenda sia nata al Grande Fratello, fa molto riflettere. Un avvocatessa americana molto importante mi ha scritto: “Gabriele, qui da noi sarebbero andati alle origini del tutto…”. Mai riflessione fu più azzeccata
Io manco ero a conoscenza dell'esistenza di codesto individuo. E penso che il tuo lavoro, che ti costringe a " frequentare" per modo di dire, tutta questa gente di merda, dovrebbe avere un indennizzo. Perché come minimo viene la gastrite...come minimo.
È assurdo come spesso si tenda a colpevolizzare la vittima invece di concentrarsi su chi ha realmente ha sbagliato. Quando una persona viene manipolata, soprattutto in giovane età, può facilmente perdere il controllo della situazione e trovarsi intrappolata in una spirale da cui è difficile uscire.
L’episodio con Alex Belli al GF, io lo ricordo ancora bene, ed è un chiaro esempio del suo atteggiamento aggressivo. Io, al posto suo, sarei terrorizzata. Credo che ormai sia fuori controllo e che sia necessario un intervento. Il suo comportamento è evidente e non può esistere alcun beneficio del dubbio.