“Mare fuori” diventa “pettinato”, ma perde la magia
La serie TV dei record senza i protagonisti punta al salto di qualità stilistica, ma perde lo storytelling
Anche Micciarella sembra ormai troppo grande per essere recluso in un carcere minorile. Lo ammetto, stanotte, a mezzanotte, io ero tra le settantaquattro mila persone che tentavano di accedere all’App per entrare su RaiPlay e capire chi avesse ucciso Edoardo Conte, anche se la risposta arriverà solo nella seconda puntata ed è anche scontata (per i più attenti).
Ieri notte è tornata la serie che ha “arrestato” l’Italia davanti allo schermo per quattro stagioni: grande entusiasmo per le prime tre, la quarta invece, subissata di critiche (troppe secondo me, n.d.r.) e la quinta si rifà il look. Esce l’autrice storica, nonché ideatrice, ovvero la bravissima Cristiana Farina che mantiene la firma; entra un nuovo gruppo e viene fatto fuori anche Ivan Silvestrini il regista-social, per sostituirlo con il giovane visionario Ludovico De Martino. E poi un via vai di ingressi nel cast per rivoluzionarlo con nuovi personaggi.