Luci e ombre sulla chiusura del ristorante “L’Antica Amelia” premiato da Alessandro Borghese a Verona
Abbiamo indagato e scoperto che…
Il 10 luglio 2025 - tra otto giorni - alle luci soffuse di vicolo Due Stelle a Verona, si consumerà l'ultimo atto di una storia che ha fatto discutere l'Italia della ristorazione. Micol Zorzella, 37 anni, chef e proprietaria de "L'Antica Amelia", servirà l'ultima cena del suo esperimento rivoluzionario: un ristorante con un solo tavolo, otto posti, cucina a vista e lei sola a gestire tutto. La storia ufficiale è quella di una donna coraggiosa che ha saputo trasformare le difficoltà in opportunità: tutto inizia nel 2017, quando Zorzella apre "L'Antica Amelia Bistrot" nel cuore del centro storico veronese. Un locale normale, con dieci tavoli e un team di collaboratori. Il momento magico arriva nel 2022: Alessandro Borghese, nel suo programma "4 Ristoranti", incorona l'Antica Amelia come "il miglior ristorante romantico di Verona". È la consacrazione televisiva, il momento in cui tutto sembra possibile. Ma è proprio dopo questo trionfo che iniziano i problemi. Febbraio 2024. Zorzella sorprende tutti con un annuncio che fa il giro dei media: l'Antica Amelia cambia volto. Via i dieci tavoli, via il personale. Nasce "The Table": un unico tavolo da otto posti, cucina a vista, lei sola a cucinare e servire. "I dipendenti? Non li trovo", spiega la chef. "Voglio provare a rompere questo meccanismo di dipendenti poco più che ventenni che finiscono per 'giocare' con le difficoltà degli imprenditori della ristorazione". Un racconto convincente: la chef creativa che trasforma la crisi del personale in innovazione. I media esaltano l'esperimento. "The Table" diventa un caso di studio, un modello da seguire. Da febbraio 2024 a luglio 2025: diciotto mesi di "The Table". Un formato estremo, divisivo, che ha fatto parlare di sé. Otto persone a sera, quattro sere a settimana, sedute allo stesso tavolo a condividere non solo il cibo ma anche le conversazioni. "È stata una formula audace, divisiva, che ha fatto discutere ma ha anche portato notorietà e soddisfazioni", racconta oggi Zorzella. "Ho fatto un salto nel vuoto che poteva fallire subito e che invece è durato un anno e mezzo, iperfunzionale e pieno di emozioni". Ma, dopo appena diciotto mesi, quel formato così innovativo e "iperfunzionale" chiude i battenti per sempre.