La Rodriguez contro il suo ex marito. Ecco i motivi!
Tra ferite, la presenza di Gilda e altro, ecco la verità di Belén. Intanto ieri ha scattato una campagna senza Cecilia…
Ieri, come un fulmine a ciel sereno che in realtà tutti si aspettavano, è arrivata la perla di Belén Rodriguez dall'intervista fiume su Chi. Parlando del successo dell'ex marito, Stefano De Martino, la showgirl ha sentenziato: «Il ragazzo è bravo, furbo, è capace. Ma è vero che è nato come “il fidanzato di Belén”». Applausi. Sipario. Punto… O almeno così sperava lei. Molti hanno davvero applaudito a questa che è stata dipinta come un raro momento di verità: la realtà nuda e cruda che nessuno ha il coraggio di dire, pronunciata da chi del gossip ha fatto un impero e una ragione di vita.
Ma facciamo un esperimento mentale e spostiamo i ruoli per un attimo. Immaginiamo che a parlare sia un attore italiano famoso - chiamiamolo Marco - e che la sua ex, Giulia, abbia costruito dopo la rottura una carriera da prima pagina. Il giornalista domanda: "Cosa riconosci nel successo di Giulia?" E Marco risponde: «La ragazza è brava, furba, capace. Ma rimane il fatto che è nata come "la fidanzata di Marco"». Sarebbe scoppiato il finimondo. Se quelle parole fossero uscite dalla bocca di un uomo, oggi non staremmo parlando di "sincerità disarmante". I titoli sarebbero già pronti: "Marco, l'ex che non accetta il successo di lei", "Il maschilismo che non perdona". Sarebbe stato bollato come uno che non sa perdere, un piccolo uomo che cerca di appiccicare il suo marchio di fabbrica sui traguardi di una donna, incapace di vederla brillare senza la sua benedizione. Nessuno avrebbe detto: "Però, a pensarci bene, è diventata famosa grazie a lui". Macché. Sarebbe stato un linciaggio in piena regola. Perché quando un uomo dice certe cose, suona come un atto di possesso. Quando le dice Belen, diventa cronaca. E allora la domanda nasce spontanea: perché? Perché Belén ha sentito il bisogno di piantare questa bandierina sul territorio del successo del suo ex? La risposta probabilmente è più semplice ma anche più complicata di quello che sembra.