Jovanotti: il profeta pop che divide l’Italia
Dall'ascesa al Jova Beach Party: storia di un artista che, dopo 35 anni, ancora non permette vie di mezzo
Oggi vogliamo addentrarci nel curioso mondo di Lorenzo Cherubini, per tutti semplicemente Jovanotti. Un artista che fa ballare, cantare, riflettere... e anche discutere. Perché, diciamocelo, Jovanotti è uno di quelli che o lo ami o lo critichi, senza vie di mezzo. Ve lo ricordate agli inizi? Capelli corti ai lati e ciuffo alto, pantaloni larghi e quel modo tutto suo di rappare in italiano quando quasi nessuno sapeva cosa fosse il rap. Era il 1988 e "Jovanotti for President" ci faceva ballare con "È la tipica situazione italiana". Da lì è stata un'ascesa continua.
Ma cosa c'è dietro al successo di questo ragazzo di Cortona che ha conquistato l'Italia? Jovanotti ha una qualità rara: sa parlare a tutti. Dai bambini che cantano "Ciao mamma" agli adulti che riflettono su "Mi fido di te". Le sue canzoni sono come amici che ti accompagnano nei momenti felici e in quelli difficili. I suoi concerti? Una festa collettiva e chi c'è stato lo sa: quando Jova è sul palco, il tempo si ferma e tutto diventa energia pura e non a caso il Jova Beach Party ha portato oltre 600.000 persone a ballare sulla sabbia. (Ma attenzione, poi ritorneremo proprio sul Jova Beach Party). E poi c'è la sua capacità di cambiare: dal rap giovanile ai messaggi di pace, dall'amore alla riflessione sociale. Jovanotti non è mai rimasto fermo, e questo suo viaggiare musicale ha fatto sì che intere generazioni lo seguissero. Però, non è tutto oro quello che luccica e le critiche a Lorenzo sono tante e spesso feroci. Cerchiamo di capire perché.