Ho sempre pensato che la carta stampata fosse immortale, ma oggi più che mai sono convinto che abbia i giorni, i mesi e gli anni contati
Non è solo l’evoluzione digital, ma la mancanza di giornalisti, idee e notizie che stanno disintegrando il “tutto”. La mia esperienza
Quando ho lasciato 'Chi', la situazione economica della rivista era drasticamente cambiata. Da un settimanale che investiva fino a 90 mila euro per un singolo servizio (verità, n.d.r.) e disponeva di un budget settimanale di 200 mila euro, eravamo arrivati al punto in cui quasi dovevo pagare io per scrivere e questo nonostante mi occupassi di numerose attività: dalla ricerca di scoop e chicche di gossip alla gestione di 'casa Chi', dal trovare ospiti al fare l'autore, fino alla cura dei lanci social e delle condivisioni… ripeto, quasi pagavo di tasca mia. Poi, quando è successo un “fatto” specifico con un sonoro “Andate a cagare”, ho mandato una lettera con dimissioni… (episodio che racconterò, ma non adesso, perché ad oggi non l’ho mai detto, ma se notate, il Sommo non mi ha mai risposto e fa bene…).