Feroce, ma traduttore dei giorni nostri. “Money Road” o “Spietato Road" è il miglior prodotto tv dell’anno: il caso Danielle e Alvise
Un finale senza scrupoli, ci sbatte in faccia chi siamo realmente diventati post Covid
Il punto è molto semplice: noi siamo quelli dei balconi che cantavano l’inno, che accendevano le candele, che urlavano “Ce la faremo” … e poi ne siamo usciti peggio di prima. Oggi navighiamo a vista tra guerre in corso e guerre silenti che possono diventare reali. Ci si ammazza per un tozzo di pane o per una fidanzata che non può più dire di no. La disoccupazione è a livelli altissimi, le città che una erano sicure oggi vivono dentro il coprifuoco (Milano in primis) e per la prima volta uno show tv, che non è un reality, porta in onda tutto questo dramma che ci circonda. E con chi lo fa? Con quella macchina imperfetta che è diventata l’uomo. E badate bene: non è cattiveria, ma realtà. Questo è “Money Road”, o se volete, “Spietato Road”, che nel suo finale ha messo in mostra e ha sbattuto in faccia allo spettatore semplicemente la realtà dei fatti con l’uomo, con il branco, che mangia la preda, con la trasmigrazione del concetto di fare vincere avidità e potere e devastare ogni abbraccio che possieda umanità e amore. Arrendetevi, Money Road ha raccontato la vita reale. E lo ha fatto con uno splendido conduttore - killer silente, Fabio Caressa. Ottima scelta.