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Ciak, si gira!

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Dopo otto anni e dopo tante porte sbattute in faccia, ecco come si è trasformato il no in un sì

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Gabriele Parpiglia
lug 11, 2025
∙ A pagamento
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Ciak, si gira!
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Poco prima che il Covid cambiasse le nostre vite, tornai con la mente agli insegnamenti di un grande direttore che avevo avuto la fortuna di conoscere; un uomo che oggi non c'è più, uno dei tre maestri che mi hanno davvero insegnato a fare questo mestiere, ma per rispetto verso la sua memoria, preferisco non citarne il nome, ma le sue parole risuonano ancora nella mia mente: "I progetti seri", mi diceva, "si mettono in una valigetta. La valigetta dei sogni e dei progetti." Era la sua filosofia: ogni idea importante, ogni storia che meritava di essere raccontata, doveva trovare il suo posto in quello spazio mentale e fisico. "Questa valigetta", continuava, "prima o poi troverà chi saprà aprirla e leggerla. Anche se ci vuole tempo. Anche se sembra che nessuno sia interessato." Non sapevo ancora che quella lezione sarebbe diventata la chiave per comprendere il viaggio che mi aspettava: un viaggio fatto di porte chiuse, di "no" che sembravano definitivi, di progetti che sembravano destinati a rimanere chiusi in quella valigetta per sempre.

Lui aveva messo quella filosofia in pratica con un importante quotidiano, affiancato nientemeno che da "un tale Indro Montanelli" - giusto per citare mostri sacri del giornalismo italiano. Un progetto che, se dovessimo trovare un paragone contemporaneo, potremmo definire come l'antenato de "Il Fatto Quotidiano": la stessa voglia di raccontare le storie che altri preferivano tacere, la stessa determinazione nel portare avanti progetti che sembravano impossibili. E io? Io ho deciso di seguire il suo esempio, ma a modo mio, iniziando a tirare fuori progetti dal cilindro di una "magica azienda" che si chiama "Azienda di me stesso" - un'impresa personale dove creatività e determinazione si mescolano in dosi spesso sproporzioni. E nell’'ultimo periodo, avevo persino pensato di depositare il marchio "Siamo una famiglia SRL" (scherzo!) … Ma la valigetta del mio maestro era lì, sempre presente, pronta ad accogliere l'idea che avrebbe cambiato tutto.

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