Abbiamo visto 'Diddy, the making of a bad boy': il documentario che rivela…
Da ragazzo privilegiato a figura controversa: il docu sul re dell'hip hop tuona con nuove domande
Abbiamo visto ‘Diddy, the making of a bad boy’, quel documentario che avrebbe dovuto svelare segreti, eccessi e scandali nella vita di Sean Combs. Avrebbe dovuto, appunto. La verità? Un po’ deludente. Seguendo lo schema tipico di un docu-crime, si parte dall’infanzia per chiedersi: Diddy è diventato così per ciò che ha vissuto o era già un “mostro” fin dalla nascita? Hanno cercato di scavare nel passato di Diddy, frugando nei suoi primi anni di vita per scovare traumi o eventi che spiegassero il perché delle sue scelte e del suo comportamento, un po’ come si fa nei documentari sui criminali per tracciare un profilo. Ma… ci sono riusciti? Secondo noi non esattamente: non c’è un quadro così chiaro o convincente che sveli le cause dietro ciò che Diddy è diventato. Sì, ci sono informazioni interessanti, dettagli che magari non erano mai emersi, ma il risultato finale è un puzzle incompleto. Molte delle questioni affrontate rimangono avvolte nella nebbia, lasciandoci con più domande che risposte.